30 ottobre 2021 – Consegna delle chiavi
Oggi il responsabile dei lavori del cantiere mi ha consegnato le chiavi della chiesa. Siamo quasi pronti a questa svolta. Il 21 novembre ci sarà l’apertura ufficiale. Ma la “dedicazione” a St. Agostino sarà l’anno prossimo il 28 Agosto con il nuovo vescovo. Credo sia una tappa importante per la comunità. So che è un momento di gioia ma c’è sempre un pensiero che mi segue: per certi aspetti costruire una chiesa resta impresa semplice se non mancano i soldi ma quando si deve costruire la Chiesa, quella delle persone, l’impressione è di essere davanti a qualcosa di sproporzionato. Soprattutto perché non è così semplice capire qual è la meta. Cioè cosa significa fare la Chiesa. Quello che avviene durante l’Eucaristia, quell’unità attorno alla tavola come fratelli, a mangiare quel pane che è Gesù, come si rende? Come si vive nella vita reale furori dalla chiesa? Cosa significa essere uniti, essere fratelli, la famiglia dei figli di Dio? Unità, fraternità, famiglia, parole splendide e piene di significato ma che poco si adattano alla realtà delle nostre comunità. Appena la messa termina tutti fuggono ai loro affari. E se questo è ciò che avviene appena dopo la Messa come può essere il resto della settimana? Forse questo avviene anche in tante famiglie dove a tavola si guarda la tv o il cellulare e quindi ci si domanda se quella cena racconti di cosa sia una famiglia ( non sulla carta ma nel suo pieno significato). Come ripensare queste parole così ricche per applicarle alla realtà della comunità dei discepoli?